NUTRIMENTO DELLE PIANTE
In agricoltura l’ossido di calcio viene utilizzato come sterilizzatore e come neutralizzatore dell’acidità dei terreni, che spesso si determina in conseguenza di vari e complessi fenomeni. L’eccesso di acidità del terreno influisce in modo sostanziale sullo sviluppo delle colture agricole; per contro, la somministrazione di calce favorisce la perfetta assimilazione dei principali elementi nutritivi.
Il calcio è utile nella fisiologia delle piante perché interviene:
- nei processi di divisione e di distensione cellulare;
- nella resistenza dei tessuti e nella formazione del polline;
- nello sviluppo dell’apparato radicale.
Il magnesio interviene invece:
- nella composizione della molecola clorofilliana;
- nei meccanismi di resistenza al calo idrico.
STRUTTURA DEL TERRENO
La presenza del calcio nel terreno esercita una favorevole influenza anche sulle proprietà fisiche e meccaniche del suolo, facilitando i fenomeni di aggregazione strutturale, migliorandone la permeabilità all’acqua e consentendo l’avvicinamento del valore pH al punto neutrale, ovvero pH 7. Attraverso un buon trattamento del terreno con la calce si ottengono, nella maggior parte dei casi, anche aumenti del raccolto il cui valore supera di parecchie volte il costo del concime e la sua messa in opera.
CRESCITA DEI MICROORGANISMI
I presupposti biologici per la presenza di microorganismi utili risultano favorevoli solo nei terreni ricchi di calcio. L’aggiunta di calce nei terreni genera, quindi, un influsso sulla crescita di batteri e sulla formazione di nitrati, rilevabile dal rapido incremento della formazione di CO2, della combinazione di azoto e della formazione di enzimi. La struttura a grumi del terreno risulta favorita dagli anellidi, in particolare dai lombrichi, le cui gallerie favoriscono il regime idrico deviando nel sottosuolo l’acqua meteorica in eccesso.
FENOMENI DELLA CARENZA DELLA CALCE
In tutti i terreni agricoli la calce risulta sottratta dall’erosione e dalla continua sottrazione dei raccolti. Se tali perdite non vengono compensate, in breve tempo si presentano fenomeni di carenza di calce che si manifestano prevalentemente all’inizio del periodo di crescita, proprio quando l’assorbimento di sostanze nutritive è massimo. Con terreni leggeri tali fenomeni si verificano dapprima sottoforma di danni acidi, nei terreni coerenti come danni strutturali.
AGGIUNTE DI CALCE
Le perdite di calce non si producono però solo per le sottrazioni dovute ai motivi sopra esposti, ma anche a causa di determinati concimi minerali, che esercitano un influsso di acidazione nel terreno. Quindi, prima di effettuare il processo, occorre un’attenta valutazione del terreno stesso. Per creare o conservare le condizioni favorevoli di crescita per le piante utili, le perdite di calce vanno reintegrate rapidamente.
La calce viva necessaria alla concimazione deve essere impiegata in granuli da 2 a 6 mm poiché, in tale formato, è più facilmente solubile e quindi più rapidamente attiva.
Il periodo di concimazione con calce viva non è strettamente legato a uno specifico momento, ma lo spargimento del prodotto prima dell’inizio del periodo della vegetazione, a primavera incipiente, offre un netto miglioramento della struttura del terreno.
Altre aree di applicazione della calce in agricoltura sono rappresentate: dall’utilizzo di acqua di calce o latte di calce per disinfettare cantine e stalle previa aggiunta di insetticidi; tinteggiare tronchi di frutteti per proteggere le piante dai raggi solari in estate e dal gelo in inverno e aumentarne la protezione contro l’attacco di parassiti; favorire la decomposizione e la disinfestazione delle carcasse di animali, oltre che per recuperare e bonificare terreni contaminati. ITALCALCE ha potenziato i propri impianti per produrre calce granulare da 2-6 mm caratterizzata da una totale assenza di polvere, che la rende adatta allo spargimento per uso agricolo anche in giornate ventilate.