La calce, come base più economica del mercato, viene impiegata nell’industria chimica nella fabbricazione di combinazioni di calcio organiche e inorganiche, come coadiuvante della reazione nelle sintesi chimiche, per la variazione del pH e nelle decomposizioni chimiche o nei processi di preparazione fisico-chimici. In quest’ultimo caso, la calce provoca la precipitazione di molte impurità e di prodotti di reazione in soluzione colloidale che formano combinazioni insolubili con ioni Ca++ o ioni OH-. Nella maggior parte dei casi nell’industria chimica si utilizza l’ossido di calcio micronizzato o l’idrossido di calcio purissimo per i seguenti principali impieghi:
CHIMICA INORGANICA
- Fabbricazione del carburo di calcio e della calciocianammide;
- Fabbricazione della soda e della potassa;
- Fabbricazione del precipitato di calcio e dei sali di calcio;
- Fabbricazione del vetro.
CHIMICA ORGANICA- Fabbricazione degli ossidi di etilene e propilene;
- Fabbricazione della glicerina e degli acidi organici polivalenti;
- Fabbricazione del cuoio, di prodotti alimentari e dello zucchero.
Nell’industria del cuoio la calce è richiesta in forma di sospensione di idrato di calcio per la depilazione, come anche per la incalcinazione delle pelli. Nell’industria alimentare la calce è utilizzata nella burrificazione del latte per diminuirne l’acidità, nella lavorazione dei residui degli agrumi e dell’uva, e nella conservazione delle mele e degli insaccati. Nell’estrazione industriale dello zucchero grezzo la calce rappresenta un mezzo indispensabile, indipendentemente se la base di partenza sia costituita dalla canna o dalla barbabietola. La calce separa, dal succo ottenuto per spremitura o per diffusione, la parte zuccherina dalle materie concomitanti indesiderate.