MATERIALI DA COSTRUZIONE
Le prime tracce dell’utilizzo della calce nelle costruzioni risalgono al 2000 a.C., nella Galilea meridionale, passando per gli Egizi, i Romani e i Fenici fino ai Cinesi, che la impiegarono per la costruzione della Grande Muraglia.
- L’idrossido di calcio, o calce idrata, è un materiale da costruzione ottenuto attraverso la miscelazione dell’ossido di calcio con acqua, in impianti di ultima tecnologia denominati idratatori. La calce idrata, miscelata con materiali calcarei, come sabbie di varie granulometrie, o pozzolana, una sabbia ricca di silice, o tufo finemente macinato, con l’aggiunta di acqua produce malte e intonaci sia per l’interno che per l’esterno degli edifici. I prodotti ITALCALCE garantiscono naturalità, salubrità e traspirabilità delle pareti di abitazioni, scuole e uffici, luoghi in cui l’esigenza di vivere in un ambiente dove si respira bene è irrinunciabile. Tali prodotti, oltre a permettere la perfetta evaporazione e permeabilità al vapore in modo da evitare la formazione di muffe e condense, fanno fronte alle escursioni termiche portando a un risultato straordinario: la durata nel tempo.
- L’ossido di calcio, finemente macinato, è anch’esso utilizzato in edilizia, anche se indirettamente, come prodotto base per la produzione di mattoni calco-silicei e mattoni calco-sabbiosi, blocchi da muratura di vari spessori e peso specifico basso.
- Il grassello di calce è una pasta di colore bianco latte, prodotta dopo lo spegnimento dell’ossido di calcio puro con abbondante acqua. Lasciato stagionare 12 mesi in apposite vasche/silos, miscelato con sabbie calcaree finissime e senza additivi chimici, trova impiego come rasante per interni su qualsiasi tipo d’intonaco; è una finitura plastica e traspirante, è ecologico e presenta un’ottima resistenza a muffe e batteri. Il suo utilizzo è anche molto apprezzato per produrre pitture, coloriture, stucchi e spatolati veneziani, finiture architettoniche di alto pregio.
L’intonaco esterno e interno è composto da tre strati: rinzaffo, arriccio, e velo o civile; esso si prepara a secco, mescolando sabbia di cava o di marmo con uno o più leganti, calce e cemento nelle giuste proporzioni, quindi si aggiunge acqua così da ottenere un impasto abbastanza sodo. Il primo strato, rinzaffo, ha uno spessore di 15-20 mm utilizzando sabbia grossolana, viene applicato con la cazzuola a getto, creando una superficie omogenea e ruvida. L’arriccio si stende per uno spessore di 10-12 mm utilizzando sabbia a grana media, e aspettando che il rinzaffo sia abbastanza asciutto.
Infine il velo, con uno spessore di 3-5 mm utilizzando sabbia finissima, è lo strato per la rifinitura dell’intonaco. L’utilizzo della calce nell’intonaco è fondamentale, permette la respirazione della muratura e l’evaporazione dell’umidità presente in essa.
Il grassello di calce è un rivestimento per interni di elevata traspirabilità che permette di ottenere finiture spatolate lucide di alto pregio decorativo, con toni di tinta sfumati e profondità di trama che variano in base alle tecniche di applicazione e al materiale colorante aggiunto. È principalmente impiegato come rasante sulla malta fina quando si vogliono ottenere particolari finiture, come stucchi, marmorini o trame tipiche della classica decorazione d’epoca. Il grassello di calce è utilizzato, inoltre, nelle operazioni di restauro di stucchi antichi e finiture di pregio.
Su intonaco stagionato, asciutto e privo di polvere, vanno prima stesi almeno due strati di prodotto per preparare il fondo, poi applicate piccole quantità con spatola metallica o con frattazzo in acciaio inox, sovrapponendo le spatolate per ottenere l’effetto maculato e le particolari trasparenze e chiaroscuri desiderati.